L’obiettivo di questa serie di focus group chiamati “Open-mic” è far emergere le “cattive pratiche” presenti sul territorio trentino, per farne una “raccolta” e uno strumento di sensibilizzazione sul fenomeno, in linea con quanto intrapreso dal progetto e in particolare dallo Sportello Antidiscriminazioni di Trento.
Questo percorso rappresenta per i e le partecipanti al confronto una possibilità di far emergere le proprie istanze, dando centralità al loro vissuto quotidiano, amplificando le loro voci, spesso inascoltate, in chiave intersezionale e sistemica.
Il percorso si rivolge in particolare a persone appartenenti a gruppi minorizzati, che vengono cioè esclusi dalla piena partecipazione democratica e dal pieno godimento dei diritti, attraverso dinamiche discriminatorie e oppressive.
Metodologia: L’utilizzo del focus group, tipico strumento di ricerca qualitativa, viene qui utilizzato come dispositivo in ambito formativo. Infatti, alcuni studi supportano il suo utilizzo per fini formativi in quanto permette ai partecipanti di lasciare emergere opinioni, preoccupazioni e sensazioni. Inoltre, tale metodologia consente ai “progettisti” di adattare lo strumento ai bisogni che emergono durante il percorso formativo (Williams & Katz, 2001).
Nuclei tematici principali:
- Domande (da non fare): le domande che feriscono e discriminano;
- Setting ambientali (discriminanti): gli ambienti e le barriere che impediscono il pieno godimento dei servizi;
- Linguaggio e rappresentazioni (stereotipi): le espressioni, le comunicazioni, le immagini che rafforzano il perpetuarsi delle discriminazioni;
- Accesso alle informazioni/servizi (gli ostacoli “immateriali”): le difficoltà e le barriere nel reperire le informazioni e nell’accedere ai servizi
Durata: 4 incontri da tre ore ciascuno in cui verrà garantito uno spazio sicuro e l’anonimato dei e delle partecipanti, dove approfondire insieme questo tema.
Un incontro di restituzione con lo Sportello Antidiscriminazioni di Trento.
Formatrici:
Martina Camatta: CCI, Laureata in Filosofia e Scienze della Formazione, coordinatrice del Centro Insegnanti Globali, è formatrice in percorsi sull’Educazione alla Cittadinanza Globale e sullo sviluppo di competenze trasversali in ambito formale e non-formale.
Roberta Zambelli: CCI, Sociologa specializzata in studi di genere, con una laurea specialistica su questo tema conseguita presso la Scuola di alti studi in scienze sociali (EHESS) di Parigi. Ha in seguito lavorato per un’associazione e casa editrice femminista, erogando formazioni ad insegnanti, studenti e in ambito aziendale.